"Mi chiamo Brenno Caccia, e non sono umano. O meglio, non lo sono del tutto. Vedendomi, probabilmente non lo diresti mai. In trentacinque anni ho imparato a nascondermi bene tra gli uomini, ho dovuto cominciare a farlo presto, quando ero ancora un bambino."
Oggi parlerò de Il Sole Nero, romanzo di A.J.Flamel, edito Gainsworth Publishing.
Il romanzo si svolge dal punto di vista di Brenno Caccia, investigatore privato con una particolarità. Ebbene, Brenno è quello che potrebbe essere considerato un demone, e grazie anche ai suoi poteri riesce a portare a termine i suoi incarichi con estrema facilità, fin quando le ombre del passato non si ripresentano nella sua vita.
Ambientato negli anni '80, questo romanzo ha chiaramente dei riferimenti storici ben marcati. Si accenna ai nazisti, alla seconda guerra mondiale che per giunta al suo termine vede la nascita per l'appunto del protagonista. Vediamo una Milano, persino la Sardegna viene citata.
Appena ho iniziato a leggere questo romanzo le prime informazioni ricevute mi hanno lasciata a bocca aperta. Chi mi conosce sa che ho passato l'infanzia in Lombardia, mi sono poi trasferita in Germania e oggi vivo in Sardegna. Per un attimo ho avuto la folle impressione che chi avesse scritto il romanzo in realtà stesse parlando di me.
Successivamente mi ci sono approcciata sempre con più fascino, vedendo nella trama di questo testo di 240 pagine qualcosa che mi ricordasse un poco la storia degli Annunaki di Nibiru (Il libro perduto del Dio Enki). Ovviamente, gli eventi narrati nel romanzo sono molto diversi dalla storia degli Annunaki, ma ammetto che fino all'ultima pagina ho pensato di voler discutere parecchio con l'autore di questa mia sensazione.
A giudicare dai libri precedenti pubblicati da Flamel, la sua scrittura si concentra molto sulle divinità. Questo romanzo di per sé lo vedo come un urban fantasy con sfumature noir e accenni storici. Mi è piaciuto tantissimo l'ho iniziato stamattina e terminato appena dopo pranzo.
Per quanto riguarda il suo stile, l'autore tende a riempire il lettore di informazioni sì molto interessanti, ma a parere mio anche abbastanza superflue. Sono più per lo show don't tell, ma immagino che comunque uno scritto debba seguire un certo regime in base anche al contenuto. Penso, quindi, che in questo caso l'autore abbia fatto centro. La scrittura è fluida e leggera, i dialoghi ben costruiti e le ambientazioni e la cura in queste ultime sono decisamente magnifiche.
Non conoscevo questo autore, ma dopo Il Sole Nero pensò che mi approccerò ad altri suoi scritti. Consiglio vivamente la lettura agli amanti degli urban fantasy e delle storie che parlano di Dei. Inoltre, avendo una trama particolare potrebbe piacere anche a chi no amante del genere in sé.
Avete mai letto qualche suo romanzo?
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